Una spennellata di Brovil, estratto di carne inglese, e il pollo arrosto appare croccante, lucido, irresistibile. Un rametto di timo, un pizzico di sale aromatizzato e il rollé sembra pronto da gustare. Gocce esatte di balsamico su scaglie di parmigiano disposte alla rinfusa, colatura (lenta) di cioccolato sul soufflé. Composizione di rape, porri, zucchine e finocchi, con tocchi di fiori eduli. L’estetica è uno dei tanti orizzonti del food.
Sul set del cibo
Non c’è rivista, libro o campagna pubblicitaria dedicata al cibo che possa fare a meno delle suggestioni create dagli stilisti della cucina. Che insieme ai fotografi allestiscono set memorabili. Nessuna finzione, solo un po’ di make up per gli alimenti e, preferibilmente, tutta luce naturale: abbandonati gli scatti patinati, oggi i piatti e la tavola vengono raccontati per immagini con lo stile sobrio e leggero del Nord Europa. Ammesso solo qualche ritocco su Photoshop.
Minhky Le, un affermato video maker che vive a Sindney, è specializzato in visual storytelling: nel suo progetto “Real food, but not really” svela il dietro le quinte del cibo da copertina. Ovatta push-up per imbottire meglio i panini, spilli per appuntare l’insalata, glicerina per l’effetto glacé sui bicchieri dei cocktail. L’intento è di ricordarci che il cibo più attraente è quello senza artifici.
Dallo stile sontuoso di Arcimboldo a quello minimal del Giappone
La svedese Linda Lundgren è una compositrice sofisticata: ha iniziato come chef, poi ha scoperto la potenza espressiva di ingredienti e accessori della tavola. Ha pubblicato un libro ed è approdata alla fotografia. Per il supermercato scandinavo Hemkop ha assemblato con tocco artistico prodotti in scatola e alimenti freschi. Protagonista dei suoi still life la forma e il colore: talmente intensi e pieni da ricordare Arcimboldo.
La giapponese Motoko Okuno è food stylist e cuoca a Parigi, dove ha frequentato l’Ecole de cuisine Ritz Escoffier. Ha pubblicato un libro dedicato agli Yakitori (foto Pierre-Louis Viel), spiedini tradizionali di carne, pesce e verdure. Ma la sua passione sono i bento, il cibo da asporto giapponese. Così ha curato un nuovo libro di ricette (e la suggestione delle immagini), con tutte le variazioni gourmet dei più stuzzicanti take away nipponici.
Parigi, meringa e fiori di ciliegio
Emilie Guelpa racconta Parigi con una mini bavarese sovrastata da cime di meringa e fiori di ciliegio. A corredo ranuncoli rosa e tazze di ceramica color pastello. E un sorbetto al pompelmo su una piccola cialda. Sul suo sito le composizioni – campestri, poetiche, grafiche – sono divise per colori: è rosso scarlatto il riso fruttato con chicchi di melograno, cipolla di Tropea e mandorle. Posate nere e piatto bordeaux su bacche e foglie d’autunno. Piccoli macarons con crema chantilly e fragole diventavo sontuosi su un piattino bianco decorato e cucchiaio d’argento. Sono di Emilie gli allestimenti, i menù, le foto e le ricette.
Londra sforna i grandi stilisti del cibo
Annie Hudson lavora a Londra: si è formata alla Leiths Schools of food and wine. Conosce gli ingredienti, le consistenze, le tecniche di cottura. Un bagaglio di competenze che unito alla sua creatività fa un mix perfetto: Annie è la food stylist più richiesta del Regno Unito. Cura le ricette di Lorainne Pascale, ex modella ora regina dei fornelli, Kirstie Allsopp, presentatrice televisiva, Fay Ripley, autrice di libri di ricette di successo.
John Bentham combina cibo e accessori di cucina tra Londra e Parigi: ha curato per la Hers, l’agenzia che riunisce i migliori home economist inglesi, lanci pubblicitari per MacDonald, Nesté, Weight Watchers, Carrefour. E’ lo “scenografo” di Lactofree, una recente campagna per la promozione di prodotti senza lattosio. La scena si compone solo di un tavolo, nastri colorati e scritte di carta.
Ceviche contemporaneo e polpette svedesi
Henrietta Clancy scrive per riviste di cucina inglesi: si è formata alla Ballymaloe Cookery school&garden, nella contea di Cork in Irlanda. Gira il mondo e partecipa ad attività di ristorazione popup, come quella della cevicheria The last days of Pisco, a Londra. La sua interpretazione del più tradizionale piatto peruviano è minimal e contemporanea.
Kersti Bowser è stilista del cibo a New York. Ha studiato al The culinary institute of America. Per 12 anni è stata modella e testimonial dell’azienda di cosmetici Revlon: da ragazzina invece di sfogliare riviste di moda, leggeva libri di cucina. E guardava le repliche dei programmi di Julia Child alla tivù. Nella sua attività quotidiana si ispira alle ricette svedesi della nonna: le sue polpette sono un must.
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